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Contro la costituzione

“But whether the Constitution really be one thing, or another, this much is certain – that it has either authorized such a government as we have had, or has been powerless to prevent it. In either case it is unfit to exist.”

Lysander Spooner, No treason

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Mentre leggevo questo post su Diritto di voto non ho potuto fare a meno di pensare alle parole qui sopra di Lysander Spooner “Ma se la costituzione debba essere una cosa o un’altra, una cosa è certa – che ha autorizzato questo governo che abbiamo o è stata incapace di prevenire [la sua salita al potere]. In tutti e due i casi è inadatta ad esistere”.

Spooner, grande pensatore anarchico dell’800, ci dice chiaro e tondo nel suo pamphlet No Treason che la costituzione americana (con la c minuscola per piacere) non ha alcun fondamento contrattuale perché non fu scritta con la condivisione di tutti i suoi cittadini. Come con l’argomento del contratto sociale qui Spooner ci dice già 200 anni fa che le costituzioni non sono state firmate dai cittadini e rappresentano solo la volontà di chi le scrisse, ovvero di una minoranza di persone salite al potere, spesso con la violenza. Se le “verità” iscritte nelle costituzioni sono considerate come naturali non c’è bisogno di scriverle infatti. L’evidenza e la common law bastano e avanzano. Inoltre le costituzioni sono strumenti che possono essere utilizzati per giustificare l’oppressione degli individui o di minoranze. Infatti Spooner se la prende con chi nel suo periodo giustifica la schiavitù con ciò che vi è scritto sulla costituzione americana. Secondo Spooner non vi è alcuna giustificazione della schiavitù nella costituzione americana e su No treason lo dimostra abbastanza eloquentemente. Quindi è una questione di interpretazione, un po’ come con i libri sacri, Corano e Bibbia, con cui si può giustificare qualsiasi crimine.

Pare incredibile che una società possa andare avanti senza le tavole della legge…oops, una costituzione scritta. Eppure due dei paesi più liberali della storia del mondo, il Regno Unito e Israele non hanno una costituzione scritta. Sarà un caso? Al contrario uno dei paesi più illiberali al mondo, l’Italia, ha al suo interno interi gruppi sociali che considerano la costituzione come sacra. Coincidenza? Mmm, forse no. Bush e Obama possono bombardare chi vogliono su questo pianeta e possono imporre la violenza della polizia sui propri cittadini grazie anche e soprattutto alla super sopravalutata costituzione americana. Dalla guerra nucleare allo spionaggio dei propri cittadini, dalla tortura all guerra preventiva, dallo schiavismo allo stato di polizia permanente, tutto è stato fatto e giustificato con la costituzione americana. Come Hoppe dice bene: “[…] under the Constitution, everyone becomes a potential threat.”

E non sono solo io e Hoppe a dirlo ma libertari americani come Jeffrey Tucker (“The flaw in the whole constitution scheme was that the written restrictions on government were to be enforced by the government itself. And, sure enough, it wasn’t long before the government decided not to restrict itself.”) e Stephan Kinsella. L’intera comunità libertaria americana non ronpauliana ha finalmente capito che il mito dei padri fondatori e della costituzione americana è appunto solo un mito. E oramai quasi tutti pensano che l’esperimento costituzionalista americano sia stato un fallimento esattamente come l’URSS, un esperimento sociale fallito. Gli ultimi procostituzionalisti libertari rimasti sono i sostenitori di Ron Paul e un manipolo di libertari italiani che ancora vedono l’America come un faro di libertà (ma di questi ne parlerò un’altra volta).

 


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